Breve riflessione da una naturalista
Solo una breve riflessione da naturalista: se, come dice Telmo Pievani e come dice Quammen (ripreso da Sciacchitano nella sua bella nota), è vero che l’epidemia – anzi la pandemia – cui stiamo assistendo è provocata (anche) dalla distruzione degli ecosistemi, che aumenta la promiscuità fra fauna selvatica e uomo esponendolo a patogeni trasmessi dagli animali, è altrettanto vero il contrario. Noi uomini possiamo infettare gli animali per il processo inverso, soprattutto ovviamente i mammiferi, geneticamente più vicini a noi. Ricordo il Borneo, dove gli oranghi sono ormai costretti a vivere in una sottilissima fascia di foresta relitta lungo i fiumi, essendo tutto il resto distrutto dalle piantagioni monospecifiche di palma da olio: ebbene lì queste scimmie antropomorfe vanno a mangiare ogni sera i fiori nel giardino dei resort dove alloggiano i turisti, con grande soddisfazione e meraviglia di tutti noi che abbiamo fatto 20 ore di aereo solo per vederli. E il giardino è pieno di cartelli che intimano agli umani di non toccare, per nessun motivo, gli oranghi, perché anche solo il tocco di una nostra mano può trasmettere patogeni ai quali non sono abituati e che possono rivelarsi fatali per la loro sopravvivenza. Non dimentichiamo quindi che questo è processo bidirezionale, in una corsa dissennata verso l’impoverimento di tutti noi che calchiamo la “pelle boscosa del mondo”.
Biografia dell'autore:
Francesca Pani, naturalista, ha lavorato con associazioni ambientaliste e organizzazioni non governative per la cooperazione internazionale in campo ambientale. E’stata consulente della DG ENV della Commissione Europea nella valutazione dei progetti di conservazione delle biodiversità; collabora da molti anni con il Ministero dell’Ambiente come esperto per l’attuazione nazionale della Direttiva 92/437CEE “Habitat”.
Fra le pubblicazioni recenti: Bianchi E., Brecciaroli B., Dupré E., Pani F., Tartaglini N., Dalla Convenzione di Berna alla Direttiva Habitat in Italia, in Blasi C. & Biondi E.. La flora in Italia. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (Roma: Sapienza Università Editrice, 2017); Angelini P., Casella L., Pani F., Assessment of the sufficiency of Nature 2000 network for habitat protection in Italy: Art.17 vs. 2014 database (Presentazione al XXIV Workshop Internazionale dell’European Vegetation Survey, Rennes (Francia), 4-8 Maggio 2015); Pani F., Perinelli E., Il contributo della Rete Natura 2000 alla tutela delle zone umide, in D’Antoni S. et alii (eds), Contributi per la tutela della biodiversità delle zone umide (Rapporti ISPRA 153/11, 2011)