Daniel WIDLÖCHER 1929-2021 – Un ricordo

Nato a Parigi l’8 giugno 1929, Daniel Widlöcher, di famiglia cattolica di origine alsaziana, è morto il 14 dicembre, all’età di 92 anni, a Parigi.

Si volse molto presto alla medicina e alla psichiatria. Eccellente clinico, ha avuto una carriera folgorante negli ospedali universitari, in particolare come professore presso l’ospedale universitario Pitié-Salpêtrière tra il 1972 e il 1995. E, allo stesso modo, nel campo della psicoanalisi, come membro dell’Associazione Psicoanalitica di Francia (APF), poi come segretario e presidente dell’Associazione psicoanalitica internazionale (IPA), nel 1973 e tra il 2001 e il 2005.

Autore di numerosi libri – Les Logiques de la depression (Fayard, 1983),  Nouvelles cartes de la psychanalyse (ed. Odile Jacob, 1996) – è stato allo stesso tempo un freudiano ortodosso, vicino ad Anna Freud, un socialdemocratico impegnato e un notevole organizzatore della salute mentale, ansioso di stabilire un dialogo, non solo con i rappresentanti delle varie psicoterapie, ma anche con specialisti in malattie cerebrali.

Nel 1953, dopo essere stato allievo di Jenny Aubry [madre di E. Roudinesco], entrò in analisi con Jacques Lacan, di cui ammirava la cultura e l’intelligenza. Ma, trovandosi a disagio con le stravaganze del personaggio, seguì i suoi amici Jean Laplanche e Wladimir Granoff al momento della scissione del 1963, che portò un anno dopo alla creazione dell’APF.

 

In tutto il mondo

Nel luglio 1973, al 28° Congresso dell’IPA tenutosi a Parigi, scoprì le tensioni tra psicoanalisti europei e nordamericani. Magnifico rinnovatore della scuola tedesca, Alexander Mitscherlich propose la sua candidatura alla presidenza, dalla quale fu escluso: nessuno in quel momento voleva eleggere un tedesco a capo dell’impero fondato da Freud, come se fosse necessario far pagare a questo antinazista della prima ora la politica di collaborazione col nazismo guidata dall’IPA tra il 1935 e il 1945. Fu solo nel 1985 che un congresso psicanalitico si tenne sul suolo tedesco.

Fu quindi Serge Lebovici ad essere eletto, diventando così il primo presidente francese dell’IPA. Lebovici immediatamente nominò Widlöcher segretario generale, il quale venne poi introdotto alla politica internazionale del movimento, combinando le sue funzioni ospedaliere parigine e il suo nuovo ruolo di leader, che lo ha costretto a viaggiare per il mondo.

Nel luglio 1974 fu confrontato con un caso grave, quando Leáo Cabernite, presidente della Società Psicoanalitica di Rio de Janeiro, fu accusato di aver consapevolmente protetto un torturatore che lui aveva in training. Il caso avrà un impatto globale. Nel 2010, Widlöcher riconobbe la mancanza di vigilanza della gestione dell’IPA: “Devo dire che, nonostante i miei sforzi, Serge e io non siamo mai stati in grado di scrollarci di dosso l’accusa di aver mancato di rettitudine in questa materia”. (Come si diventa psicoanalisti e come si rimane tali, ed. Odile Jacob, 2010).


Molto eclettico

Ebbe l’incarico di organizzare molteplici incontri scientifici riguardanti la genesi della depressione. Widlöcher ebbe l’incarico da parte di François Mitterrand nella primavera del 1986 di studiare, in collaborazione con la Germania, i progressi del lavoro dedicato all’esplorazione del cervello. Al suo ritorno, il presidente lo interrogò: “Sono stato in grado di spiegargli che era l’individuazione e il riconoscimento di disturbi che erano progrediti in qualità, ma che non c’era nulla che suggerisse un aumento dei casi di depressione”. (Ibid., p. 186).

Nel settembre 2001, Widlöcher fece votare il comitato esecutivo dell’IPA su una dichiarazione di non discriminazione contro gli psicoanalisti omosessuali. Con questo gesto tardivo, riconosce la validità di una lotta condotta per un quarto di secolo dagli analisti americani. Era ora!

Nonostante la rottura con Lacan, Widlöcher, sempre molto eclettico, non cesserà mai di mantenere legami con i vari gruppi lacaniani, non per annetterli all’IPA, ma piuttosto perché si era reso conto, viaggiando per il mondo, della necessità di un’unione di tutte le obbedienze psicoanalitiche di fronte agli attacchi degli antifreudiani radicali.

Tollerante, cortese e prudente in ogni circostanza: questo era il credo di questo clinico, da sempre attaccato alla causa di un approccio multiplo alle malattie dell’anima.

 

Elisabeth Roudinesco

Daniel Widlöcher, alcune date:

  • 8 giugno 1929 Nascita a Parigi1972-1995
  • Professore di psichiatria all’Ospedale Universitario Pitié-Salpêtrière di Parigi
  • 2001-2005 Presidente dell’Associazione Psicoanalitica Internazionale
  • 2010 Pubblica “Come si diventa psicoanalista e come si rimane tali”
  • 14 dicembre 2021 Morte a Parigi

Share This Article

European Journal of Psychoanalysis