Una lettera di Angelo Bolaffi

Una lettera diretta a Sergio Benvenuto

Caro Sergio Benvenuto

Ho letto quanto hai scritto sulla rivista. Non entro (anche se lo vorrei) nel merito specifico della discussione di metodo (anche se molto ipocrita) tra analisti su quale sia “l’etica” giusta.

Volevo invece esprimerti non solo la mia piena solidarietà ma il mio totale consenso con quanto hai scritto nella postilla [https://www.journal-psychoanalysis.eu/una-risposta-ai-miei-critici/].  All’improvviso sono diventati tutti ammiratori di Metternich/Bersani Kissinger (e il Vietnam e Allende?) o lettori disattenti di Weber.  Hai ragione: si dimenticano dell’Ungheria del ’56 o di Praga del ’68, danno la colpa alla Nato (dimenticando Berlinguer): sperano che gli ucraini si arrendano il prima possibile : sempre per il “loro bene”. Magari dovrebbero rileggersi qualche lettera di uno dei partigiani condannati a morte dai nazi-fascisti, sfogliare le lettere dalla Kolyma o ricordarsi di quanto Otto Wahls capo della Spd disse votando contro il conferimento nel 1934 dei pieni poteri a Hitler: “ci potete togliere la vita ma non la dignità”.

Un caro saluto

 

Data:

11/03/2022

Share This Article

European Journal of Psychoanalysis