WEBINAR SU “PSICOLOGIA DELLE MASSE E ANALISI DELL’IO” DI FREUD

Webinar di Roberto Esposito, “Paura di massa” – Venerdì 14 gennaio 2022, ore 18,00

Il titolo del mio intervento è ‘Paura di massa’, adoperando il genitivo in senso soggettivo ed oggettivo: la paura che le masse hanno e la paura che le masse fanno.  L’intera storia moderna è leggibile lungo il filo della paura, nello scambio tra una paura e l’altra, o anche tra soggetto e oggetto della paura.  Avere paura o fare paura sembrano a lungo le uniche possibilità di mantenere l’ordine sociale.  Freud è attento a non schiacciare il proprio discorso su nessuno dei due fronti contrapposti – né sulla teoria apocalittica delle masse costruita dal filone conservatore che da Taine arriva a Le Bon e a Sighele, fino a Tarde, né su quella, apologetica, attivata della sinistra rivoluzionaria fino al primo ventennio del Novecento.  Contro l’idea che la massa sia il vestibolo dell’inferno, ma anche contro la speranza che conduca al Paradiso, sulle ali della rivoluzione, Freud ne mette a fuoco il carattere ambivalente e contraddittorio – allo stesso tempo energetico e distruttivo, innovativo e regressivo.  Già qui alla domanda se tra masse e fascismo ci sia un rapporto necessario, si sarebbe tentati di dare una risposta affermativa.  Se la forma-massa richiede un capo in cui identificarsi, significa che, a prescindere delle sue intenzioni, ha un’anima fascista.  Ma, come accade sempre per Freud, bisogna pensarci due volte prima di tirare delle conclusioni.  Intanto, per ovvi motivi, Freud non può ragionare in termini di fascismo.  In secondo luogo, rispetto alla vecchia psicologia delle folle, Freud immette nel suo testo un secondo elemento di novità.  La costituzione della massa risponde al principio della libido.  Da qui una serie di contraddizioni del testo, che però ne fanno anche la forza ancora non consumata.

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European Journal of Psychoanalysis